ORTOFRUTTA E CRESCITA DEI CONSUMI

Per aggiornare chi segue il blog sugli andamento del mercato dell'ortofrutta, pubblico un interessante indagine che prende in considerazione alcuni aspetti fondanti di una strategia di marketing, che un impresa del settore "deve obbligatoriamente" considerare.

In accordo con le rilevazioni GfK elaborate da Cso Italy per Macfrut Consumers’ trend, l’osservatorio sui consumi innovativi promosso da Macfrut, la Fiera dell’ortofrutta che si terrà alla Fiera di Rimini dal 10 al 12 maggio 2017 prossimo, vediamo  quali sono gli andamenti dell’ortofrutta quest'anno, sia in termini di consumo, sia in termini di Distribuzione, ed in termini di prezzo
.
Nel 2016 il fatturato ed i consumi dell’ortofrutta si assestano a € 13,7 miliardi pari ad un volume di 8,27 milioni di tonnellate.
In particolare, considerando che la crescita dei consumi si è distribuita su più varietà di ortofrutta, è da notare la performance di alcune di queste che va particolarmente sopra la media:

Varietà
% rispetto al 2015
Mele
+2%
Pere
+4%
Clementine
+8,8&%
Limoni
+8%
Patate
+3%
Pomodori
+1%
Carote
+1%
Cipolle
+4%
Asparagi
+13%
Radicchi
+4%

Considerando anche le varietà che hanno avuto performance negative, possiamo vedere dal grafico: 

(clicca la foto per ingrandire)


Per ciò che riguarda l’aspetto della distribuzione si assiste ad un maggior volume di vendite di ortofrutta nella Grande Distribuzione (62%), mentre gli altri canali possono venire sintetizzati come segue:

Categoria distributiva
%
GDO
62%
Sipermercati
35%
Discount
14%
Ipermercati
11%
Superette
2%
Fruttivendoli
22%
Ambulanti
13%

Come si evince graficamente la parte più rilevante è svolta dalla Grande Distribuzione:

(clicca la foto per ingrandire)



Ciò che accade è interessante: i dettaglianti tradizionali aumentano, rispetto al 2015, le quantità veicolate (+9%) arrivando a 1,81 milioni di tonnellate, mentre gli ambulanti - che potrebbero essere forza propulsiva di un’economia sostenibile a Km 0 – non superano 1,1 milioni di tonnellate e si fermano al di sotto delle quantità del 2015.
Per quanto riguarda invece la tendenza dei prezzi medi, è in salita per la fetta relativa alla Grande Distribuzione (Discount compresi), mentre nel canale tradizionale e ambulante i prezzi medi sono in calo; nei canali specializzati mantengono un livello invariato.

Se ti interessa approfondire l'argomento, o ti interessano ulteriori informazioni, puoi contattare lo studio dal form in basso oppure dalla pagina contatti


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