Marketing Responsabile

L'osservatorio di Agri2000 sull'innovazione e la sostenibilità delle produzioni agricole, evidenzia come ormai i criteri di scelta del consumatore non sono più relativi solo al rapporto prezzo/qualità. Ci sono aspetti come la sostenibilità socioeconomica ed il il basso impatto ambientale, siano aspetti sempre più preponderanti nelle scelte di acquisto, aspetti che devono essere presi nella debita considerazione a pena l'esclusione dal "range" di scelta di acquisto.

Ci chiediamo spesso se la Responsabilità Sociale d'Impresa può essere un fattore critico di successo in mercati che vanno sempre più alla ricerca di prodotti da consumarsi velocemente e senza attenzioni per l'ambiente. Questa ricerca Nielsen evidenzia alcuni punti interessanti che dimostrano come l'attenzione ecologico/ambientale delle aziende potrebbe diventare un enorme vantaggio competitivo, a patto che non sia una semplice "foglia di fico" per nascondere o dissimulare comportamenti poco etici.

Un'interessante ricerca di Nielsen gli italiani sono sempre più propensi ad acquistare un prodotto Green , e per di più anche a pagare un prezzo superiore per il prodotto che permette una maggiore tutela ambientale; la ricerca permette anche una rilevazione interessante, cioè che a questo indirizzo di consumo sono più interessate le fasce giovani della popolazione. I driver di acquisto che a mio avviso risultano più interessanti sono la presenza di ingredienti biologici, il beneficio salutistico (probabilmente anche a causa della sempre crescente percentuale della popolazione attenta ad una alimentazione vegetariana e/o vegana), la fiducia nel brand e il packaging a basso impatto ambiantale ,con l'impatto positivo che può avere l'azienda sul territorio. Come già ampiamente dimostrato le attività a basso impatto ambientale non rappresentano ormai solo un plus, ma un requisito fondamentale per il successo di un'azienda . Prodotti sostenibili: il 52% degli italiani

In tema di packaging eco - sostenibile, una iniziativa interessante è quella dell'azienda Pedon.  Dagli scarti della lavorazione del fagiolo l'azienda realizza il packaging del proprio prodotto, che sono fagioli stessi. In pratica ciò che non finisce dentro la confezione, costituisce la confezione stessa. Si tratta di prodotto OGM free che viene selezionato e lavorato da due aziende  Favini e Lucaprint che realizzano il lavoro di cartotecnica e l'astuccio in materiale eco - sostenibile, La carta con cui è realizzato il packaging si chiama CARTA CRUSH e riduce le emissioni di gas effetto serra del 20% e l'impiego di cellulosa del 15%, il prodotto risultante in tal modo è    certificato FSC e OGM Free e può rimanere a contatto con prodotti destinati ad alimentazione umana, in più una delle caratteristiche che rendono il prodotto realmente eco - sotenibile è quella di essere realizzato tramite processi produttivi alimentati da energie rinnovabili. Un bell'ese

Quando un azienda si rende conto dell'importanza di un trend in aumento, che è anche condiviso dal proprio target (a mio avviso nei prossimi anni la tendenza sarà sempre maggiore), deve adeguarsi, pena la perdita di importanti fette del proprio mercato.  Nel 2013 l'Associazione PETA ha lanciato una campagna contro i maltrattamenti subiti dai conigli negli allevamenti cinesi per ottenere la lana d'angora; il gruppo spagnolo INDITEX, proprietario della catena ZARA aderendo a questa campagna, ha deciso di bandire completamente tale tipo di tessuto dal proprio assortimento. Questo semplice esempio evidenzia non solo quanto sia importante l'attenzione all'ambiente, all'impatto ambientale della propria attività ed alla sostenibilità della propria gestione, al fine di realizzare un MARKETING "REALMENTE GREEN", e poi da un punto di vista prettamente di marketing strategico, occorre sottolineare l'importanza e la necessità di prestare sempre costante

La sostenibilità ambientale e l rintracciabilità dei prodotti alimentari, non è più una moda, ma una necessità sia per l'ambiente che per le aziende che vedrebbero premiati i loro sforzi di sostenibilità. Si tratta dell'adozioni di comportamenti strategici virtuosi, ben lungi dall'essere semplice "greenwashing", in più l'aspetto interessante è che al momento può trattarsi anche di una vantaggio competitivo non indifferente. Essere green. Un driver competitivo anche in tempi di crisi. Presentata a Roma da Assorel l’indagine SWG sui comportamenti ambientali in Italia ‹ Youmark!

Il caso in esame esula dal campo delle forme di cooperazione fra ONLUS e Imprese FOR PROFIT, perché in questo caso non c'è una ONLUS che si avvantaggia dell'apporto di lavoro o Know How dell'impresa; è comunque interessante vedere in che modo anche un piccolo esercizio di prossimità possa portare vantaggio alla comunità in cui è inserito e contemporaneamente mettere in atto un'interessante operatività di marketing distributivo, aumentando la propria quota di mercato e acquisendo un'immagine di negozio sostenibile. E' il caso del sistema avviato dal portale LAST MINUTE SOTTO CASA, che si propone la riduzione degli sprechi alimentari di cibo non ancora scaduto, ma vicino alla scadenza, che viene venduto nei negozi di prossimità. Si tratta di un progetto nato per consentire ai negozianti di prossimità di trarre utilità anche dai prodotti che si trovano a ridosso della scadenza.  Tramite il portale il negoziante - che si è registrato - riceve indicazione che

Il fare percepire un prodotto come realmente green è necessario modificare l'atteggiamento e l'approccio del marketing e della comunicazione. Fare comprendere al meglio i benefici che derivano dal consumo di prodotti green è un argomento spesso trattato con troppa superficialità, facendo sì che nella mente del consumatore si crei eccessiva confusione fra prodotti bio, ecologici, sostenibili.   Una maggiore attenzione a quelle che sono le richieste informative dei consumatori per fare maggiore chiarezza stessi sarebbe qualcosa di necessario nella comunicazione, che diventerebbe realmente completa. L’evoluzione del green marketing in Italia