Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta del tema della tracciabilità/rintracciabilità dei prodotti alimentari (i numeri precedenti sono presenti nel blog marketing e sviluppo responsabile e nel sito internet global vision nella sezione “Archivio newsletter”.

Nello scorso numero abbiamo trattato il ritiro ed il richiamo del prodotto, oggi ci occuperemo di trattare concretamente come deve essere realizzato un sistema di tracciabilità.

5°. La tracciabilità dei prodotti agroalimentari (3° parte)

La progettazione di un sistema di tracciabilità prevede l’individuazione di sistemi di registrazione che consentano a chiunque interessato a risalire lungo il percorso compiuto dal prodotto (TRACCIABILITA’) e le procedure che consentano l’identificazione esatta dei prodotti che saranno inseriti nel processo produttivo. Semplificando al massimo potremo dire che in questo modo è possibile identificare che quel dato prodotto proviene dal fornitore x, mentre l’altro proviene dal fornitore y.

1.    REGISTRAZIONE: Nelle diverse fasi del processo produttivo vengono effettuate delle registrazioni, cartacee od elettroniche, che consentono di collegare le informazioni in merito ai prodotti tracciati. Tali registrazioni è uso comune che prendano a riferimento o il documento di trasporto del fornitore, la data di lavorazione, od ancora la fattura accompagnatoria del fornitore.

Tali registrazioni devono essere conservate per un periodo corrispondente alla vita del prodotto (vita commerciale) unita ad un periodo ulteriore come margine di sicurezza.

2.    IDENTIFICAZIONE: Con questo termine intendiamo l’individuazione di una quantità omogenea di prodotto che è possibile distinguere da altre. Ma questo tipo di progettazione deve tenere in considerazione se si tratta di:

                                          i.    Identificazione di materia prima. In questo caso l’identificazione può essere ottenuta con l’indicazione della particella catastale da cui proviene il prodotto; oppure può provenire dall’indicazione di una superficie (che comprenda anche due o più particelle) nella quale sono stati effettuati i medesimi trattamenti fitosanitari, le medesime concimazioni e le medesime lavorazioni del terreno. Tale lotto può essere identificato da un cartello sullo stesso campo di lavorazione e da indicazioni sull’imballaggio/contenitore di trasporto.

A questo proposito è bene ricordare che la legislazione vigente obbliga alla tracciabilità anche per il materiale che viene a contatto con il prodotto.

Nel momento in cui il prodotto viene diretto alla lavorazione l’identificazione apposta all’inizio viene rimossa, in quanto la tracciabilità è garantita dalle su ricordate registrazioni cartacee o elettroniche.

                                         ii.    Identificazione di semilavorati. Se i prodotti sono contenuti in contenitori o imballaggi, la tracciabilità viene garantita da quelle registrazioni che permettono di risalire alla data riempimento (fatture, documenti di trasporto), al nominativo e/o identificativo del fornitore, ed all’identificativo dell’imballaggio di cui al punto precedente.

 

I casi su esposti sono ipotesi abbastanza semplici, ma cosa accade se due tipologie di materie prime devono essere lavorate congiuntamente per esigenze tecniche del prodotto stesso, oppure per esigenze economiche del processo produttivo?

 

In questi casi è necessario indicare che i due lotti diversi di materia prima o semilavorata sono stati miscelati e da quella miscelatura prende forma un nuovo lotto, a cui è necessario, ovviamente, attribuire un identificativo, ed ogni successiva fase deve fare riferimento a quel lotto in quanto originato dai lotti precedenti.

 

Fin qui abbiamo trattato dell’aspetto della tracciabilità dei prodotti agroalimentari, aspetto che in ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa attiene alla salvaguardia del rapporto con i clienti.

 

Altro aspetto è rappresentato dalla comunicazione della Responsabilità Sociale. Di questo tratteremo nei prossimi numeri, in cui ci soffermeremo sull’importanza che riveste questa leva nei rapporti con tutti i portatori di interessi che ruotano attorno al business aziendale.

 

 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

QUALI SONO I BRAND DI MAGGIOR VALORE NEL MONDO?

Prodotti sostenibili: Quanto sono importanti per gli italiani?

La pasta italiana: ci sono ancora paesi nei quali non potrebbe andare?