Marketing e Responsabilità Sociale d'Impresa: Quali ulteriori forme può assumere questa sinergia?

Analizzando quali possono essere gli strumenti usati dalle aziende per dare il proprio contributo alla comunità (La Responsabilità Sociale d'Impresa), può essere interessante passare in rassegna, anche attraverso l'ausilio di esempi concreti, quelli che possono essere i comportamenti strategici che individua Philip Kotler in tale senso.
Le 6 principali tipologie di iniziative sociali che può mettere in atto un'azienda:


1. PROMOZIONE DI UNA CAUSA. L'azienda mette a disposizione fondi, contributi in natura od altre risorse per la consapevolezza o l'attenzione IN MERITO AD UNA CAUSA SOCIALE, per promuovere una raccolta fondi, la partecipazione o il volontariato.
L'iniziativa scelta può essere gestita in proprio, o può essere gestita in partnership con un programma NON PROFIT, oppure può esserne uno degli sponsor.
2. MARKETING LEGATO AD UNA CAUSA (Cause Related Marketing). L'azienda si impegna a dare un contributo, od a destinare una percentuale di ricavi di vendita di un prodotto ad una determinata causa. In genere si tratta di una iniziativa che ha una durata predefinita, per un prodotto particolare ad una particolare Istituzione benefica.
In questi casi l'azienda opera sempre in partnership con un'Istituzione benefica NON PROFIT, ed il beneficio è reciproco, perché vengono aumentate le vendite e viene generata liquidità per il partner NON PROFIT; In realtà poi in qualche modo ne vengono a beneficiare anche i clienti in quanto possono gratuitamente destinare fondi all'associazione che preferiscono.
3. MARKETING SOCIALE D?IMPRESA. L'azienda promuove lo sviluppo e l'implementazione di campagne di cambiamento e miglioramento comportamentale intese a migliorare la salute pubblica, la sicurezza, l'ambiente ed il benessere della comunità.
La caratteristica distintiva è quindi la focalizzazione sul cambiamento comportamentale.
In alcuni casi si tratta di iniziative prese singolarmente dalle aziende, in altri casi si tratta di iniziative intraprese in partnership con enti NON PROFIT.
4. FILANTROPIA AZIENDALE. In questo caso l'azienda dà un contributo ad una Istituzione benefica o ad una causa, quasi sempre sotto forma di erogazioni in denaro, donazioni o servizi in natura.
Questa è la forma di partecipazione al benessere collettivo più tradizionale, e quella che viene usata da decenni, ma probabilmente (la mia opinione personale) è anche la forma meno strategica.
5. VOLONTARIATO PRESSO LA COMUNITA'. L'azienda invita tutti i dipendenti, partner, distributori e/o gli affiliati a dedicare gratuitamente del proprio tempo ad organizzazioni NON PROFIT.
Le attività possono venire gestite e organizzate direttamente dalle aziende, oppure sono gli stessi dipendenti che scelgono il tipo di attività da svolgere ricevendo l'appoggio dell'azienda, attraverso i mezzi contrattuali e sindacali ritenuti più idonei.
6. PRATICHE DI BUSINESS SOCIALMENTE RESPONSABILI. L'impresa effettua investimenti a supporto di cause sociali intese a migliorare il benessere della comunità e/o a proteggere l'ambiente.
Anche tali iniziative possono essere intraprese in partnership con enti NON PROFIT oppure singolarmente.
Nei prossimi post sarà interessante constatare direttamente come concretamente vengono messe in atto tali iniziative sia dalle aziende e dai marchi più conosciuti, sia da quelle aziende che operano in mercati di nicchia e non molto note ad un pubblico più vasto.

Si tratta di una schematizzazione, generale, nel caso concreto è possibile individuare moltissimi altri modelli strategici; in effetti le forme e gli accordi fra imprese e mondo No Profit sono varie e potrebbero anche essere lasciate alla fantasia e creatività degli operatori.

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